Allungavano la cocaina, ci mettevano la tachipirina, il medicinale antinfluenzale, che opportunamente sbriciolato si confonde visivamente con la coca. Salvo fare male alla salute. C'era anche un po' di fregatura, nel traffico di droga che un gruppo di italiani facevano a Laveno e Luino, stroncato con 11 arresti e gestito da due gruppi di spacciatori: alcuni marocchini che compravano la droga a Milano e la portavano in provincia. E degli italiani che acquistavano dai marocchini per poi rivenderla nel luinese. Ebbene, gli stranieri erano tutto sommato i più "onesti. I marocchini arrestati dalla procura di Varese, infatti, compravano da altri connazionali, consegnavano la macchina (una Golf) ai loro fornitori, e se la facevano restituire un'ora dopo, con mezzo chilo di droga in un vano ricavato nel cruscotto. Ma almeno era pura, purissima, di ottima qualità. Quando però la vendevano agli italiani, che facevano da terminale sul territorio, la roba cominciava a peggiorare, diluita, allungata, ancorchè rivenduta a prezzo pieno. C'è anche questo, nell'indagine della Procura delle repubblica di Varese. L'episodio emerge dall'attività investigativa dei carabinieri. I confidenti che hanno parlato con le forze dell'ordine hanno più volte evidenziato questo aspetto. In un caso, gli investigatori hanno trovato della coca e verificato la presenza della tachipirina. A un naso esperto, la truffa non sarebbe sfuggita. Ma a consumatori occasionali, si può darla a bere, anzi a sniffare, con buona pace dei danni per la salute. Lunedi 15 Dicembre 2008 |
Joca, lobo-marinho que passou dias em Ipanema, faz 'parada' em Niterói
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ido embora na sexta. Migração nesta época do ano é incomum. Um lobo-marinho
ap...
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